Spin test machine

Le macchine da spin test servono per eseguire delle prove di centrifugazione di un rotore. Queste prove servono per poter validare degli elementi particolari, come una soluzione tecnica o processo produttivo, in totale sicurezza. Un aspetto, quest’ultimo, di particolare importanza date le velocità e le energie in gioco.

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Le macchine da spin test sono utilizzate per eseguire prove di centrifugazione sui rotori, fondamentali per validare soluzioni tecniche e processi produttivi, garantendo la sicurezza nelle condizioni di lavoro ad alte velocità e con energie elevate. Un aspetto cruciale di queste macchine è la possibilità di condurre test sotto condizioni critiche e controllate, permettendo misurazioni in tempo reale durante il processo.

Le macchine della serie Centrio sono progettate per eseguire test accurati su una varietà di componenti, come rotori per mobilità elettrica, motori a getto, turbine a gas, turbo compressori, ventilatori, commutatori e altre applicazioni automotive e industriali.

Tra i principali test che possono essere effettuati ci sono:

  • Prova di fatica leggera (LFC test): valuta la resistenza del rotore a carichi di fatica leggera.
  • Prova di fatica pesante (HFC test): misura la capacità di resistenza del rotore a carichi più gravosi.
  • Test di sovravelocità (overspeed test): verifica la stabilità del rotore a velocità superiori a quelle di esercizio.
  • Misura deformazione elastica rotore in processo (Growth Measurement): rileva l’espansione elastica del rotore durante il funzionamento.
  • Misura deformazione plastica rotore, pre e post prova (CMM): analizza la deformazione plastica permanente del rotore.
  • Burst test del rotore: simula il fallimento del rotore sotto sforzi estremi, utilizzando anche telecamere ad altissima velocità (FPS) per catturare i dettagli.

Questi test sono solitamente eseguiti a temperatura ambiente e in vuoto assoluto (≤1 mbar) per ridurre l’impatto della densità dell’aria sulla dinamica del rotore. Inoltre, per applicazioni speciali, i sistemi possono essere dotati di dispositivi di riscaldamento (fino a oltre 400°C) o raffreddamento (fino a -170°C) per simulare condizioni di lavoro estremamente specifiche.